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 riassunto bello concentrato di Freud

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AutoreMessaggio
giorgio89




Numero di messaggi : 4
Data d'iscrizione : 29.03.08

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MessaggioTitolo: riassunto bello concentrato di Freud   riassunto bello concentrato di Freud Icon_minitimeSab Apr 19, 2008 12:11 am

vita
Freud è il fondatore della psicoanalisi, metodo terapeutico, ma anche potente fattore interpretativo della realtà umana nella sua globalità. Grande è stato il suo influsso in effetti non solo sulla terapia delle patologie della psiche, ma anche sulla cultura (letteratura, arte, storia) a lui successiva.
Sigmund Freud nacque nell'allora Impero austro-ungarico, a Freiberg, in Moravia, nel 1956. Ben presto però la sua famiglia, di origine ebraica, andò a vivere a Vienna (1860). Laureatosi in medicina, inizialmente con interessi di tipo fisiologico (sistema nervoso), stabilizzò poi la sua attenzione sul versante psicologico-psichiatrico.
Il fenomeno che fu dapprima oggetto di ricerca di Freud fu l'isteria. Insoddisfatto di spiegazioni puramente fisiologiche, egli seguì con interesse il metodo dell'ipnosi, praticato a Parigi (dove fu dal 1885) da Charcot, che lo confermò nell'idea della non-decisività del fattore organico nell'analisi dell'isteria.
Tornato a Vienna, giunse, in collaborazione con lo psichiatra Josef Breuer, alla formulazione dell'idea di inconscio, come fattore decisivo nella vita psichica. Da allora, senza grandi eventi esteriori, la sua vita fu dedicata all'approfondimento di tale scoperta, con una infaticabile attività di ricerca, testimoniata dalla mole della sua produzione libraria. Fu anche un ottimo divulgatore del suo pensiero, come testimoniano le sue opere, scritte con una prosa limpida e ricca di esempi, e si avvalse anche di conferenze aperte al pubblico non specialista.
Promosse anche una Società internazionale di psicoanalisi (Norimberga, 1910), in cui si raccolsero alcune delle più vive intelligenze della psicologia del '900, come Jung e Adler.
Nel 1938 decise di abbandonare un'Austria occupata dai nazisti e investita un crescente vento antisemita e si stabilì a Londra, dove morì l'anno dopo.
opere
Studien über Hysterie Studi sull'isteria 1895
Traumdeutung L'interpretazione dei sogni 1900
Zur Psychopathlogie des Altagslebens Psicopatologia della vita quotidiana 1901
Drei Abhandlungen zur Sexualtheorie Tre saggi sulla teoria sessuale 1905
Der Witz und seine Beziehung zum Umbewußten Il motto di spirito e il suo significato per l'inconscio 1905
Totem und tabu Totem e tabù 1913
Vorlesungen zur Einfurhung in die Psychoanalyse Introduzione alla psicoanalisi 1915-17
Jenseits des Lustzprinzips Al di là del principio del piacere 1920
Das Unbehagen in der Kultur Il disagio della civiltà 1929
________________________________________
le regioni della psiche
Come è noto, una delle tesi più originali di Freud è quella dell'esistenza di un livello inconscio della personalità, livello che influisce in misura anche notevole, sulla sfera della consapevolezza.
una nuova chiave
interpretativa
Con questa tesi Freud offre una chiave interpretativa delle patologie psichiche, che supera tanto una interpretazione spiritualistica quanto una materialistica: secondo la prima la malattia mentale è legata a un influsso dell'angelo cattivo, e poco o tanto, a un uso moralmente negativo della libertà, mentre per la seconda le malattie della psiche sono esaurientemente riconducibili alla sfera organica, a disfunzioni del cervello o del sistema nervoso.
Tali interpretazioni erano evidentemente inadeguate: non si può dire né che la malattia sia colpa di chi è malato (come inclinava a fare la spiegazione spiritualistica) né che il problema stia in una base fisiologica, perché se così fosse la terapia si configurerebbe come molto più facile di quanto la realtà non permetta di verificare.
la seconda “topica„
Freud elaborò due “topiche”, ossia mappe della psiche umana. La prima distingueva, oltre alla sfera del Conscio, un Preconscio (sede di contenuti temporaneamente non consapevoli, ma facilmente riportabili a coscienza) e un Inconscio (sede di contenuti stabilmente rimossi dalla sfera cosciente, e a cui si può
La seconda topica, quella più matura (che riportiamo nell'immagine svg), distingue tre regioni:
 il super-Io, regolato dal principio del dovere, e dato dalla sedimentazione di precetti e divieti imposti dalle figure autorevoli (essenzialmente i genitori) in età infantile, e poi cristallizzatisi senza essere criticamente vagliati;
 l'Io, regolato dal principio di realtà, e dato dalla consapevolezza razionale di un individuo in quel dato momento;
 l'Es, regolato dal principio del piacere, che viene ricercato senza freni né limiti di sorta.
E' la parte oscura, inaccessibile della nostra personalità; (...) All'Es ci avviciniamo con paragoni: lo chiamiamo un caos, un calderone di eccitamenti ribollenti. (...) Attingendo alle pulsioni, esso si riempie di energia, ma non ha un'organizzazione, non produce una volontà collettiva, ma solo lo sforzo per procurare soddisfacimento ai bisogni pulsionali rispettando il principio di piacere. Le leggi del pensiero logico non valgono per i processi dell'Es, soprattutto non il principio di contraddizione. (Freud, Introduzione alla psicoanalisi, lez. 31)
Da notare che tra le tre istanze vi è potenzialmente continuo conflitto: l'istanza del dovere spinge a fare cose che il principio di realtà non suggerirebbe affatto, o trattiene dal farne altre, contro cui il medesimo principio di realtà non avrebbe alcuna obiezione. Ma anche tra il principio del piacere e quello di realtà c'è conflitto: per il primo si dovrebbe ottenere tutto e subito l'immediato piacere che si scorge come possibile e desiderabile, mentre il principio di realtà trattiene da tutti quei comportamenti che siano socialmente inaccettabili o forieri di successivi danni.
salute e patologia
L'ideale della salute psichica è di avere un Io fortemente sviluppato e affermato, che abbia il più possibile ridimensionato il Super-Io, assimilando criticamente ciò che delle indicazioni autorevoli ricevute nell'infanzia, e rigettandone le scorie patologiche, ed abbia istituito con l'Es una ragionevole armonia.
La patologia viceversa implica una mancata armonizzazione delle tre istanze, con un Io schiacciato tra un Super-Io tirannico e un Es vissuto in modo problematico.
le vie all'inconscio
La salute consiste in una armonia tra le tre regioni della psiche, e ciò richiede che l'Io diventi il più possibile consapevole delle alte due regioni, che sono sottratte alla sua consapevolezza. Occorre perciò trovare delle vie che permettano di illuminare in qualche modo le regioni oscure della psiche, delle vie cioè, che consentano di accedere all'inconscio, dove si conserva ed agisce, affiorando sotto forma di sintomo patologico, ciò che è stato rimosso.
Tre sono le vie attraverso cui l'inconscio può essere raggiunto: gli atti mancati, i sogni e le nevrosi.
gli atti mancati
Si tratta di quei comportamenti, verbali (lapsus) o pratici (paraprassie) con cui diciamo o facciamo qualcosa di diverso di quello che consapevolmente avremmo voluto dire o fare.
Secondo Freud gli atti mancati non sono casuali, ma rappresentano un compromesso tra l'istanza cosciente e quella inconscia (cioè la spinta dell'Es, che vorrebbe affermare senza remore il principio del piacere, ma se ne deve trattenere, in maniera più o meno contorta). Secondo l'esempio che lui stesso fa, nell'Introduzione alla psicoanalisi (lez. 2a), è il caso di un giovanotto che, per invitare al ballo una signorina, le dice “Vorrei invultarla”, lapsus che nasce da un compromesso tra l'intenzione conscia (invitarla) e la spinta inconscia, espressiva di un Es, che non si sente per nulla attratto (e perciò vorrebbe “insultarla”).
i sogni
Sono il materiale più abbondante, poichè quotidianamente ricorrono. Anche nel sogno si verifica un compromesso, analogo a quello di lapsus e paraprassie.
Il sogno come appare, ossia il contenuto manifesto, è frutto di un lavoro onirico, che parte da un contenuto latente, espressivo dell'Es, e lo elabora per renderlo accettabile all'Io e al Super-Io, mediante la censura onirica, con cui il reale significato delle pulsioni inconsce viene mascherato.
le nevrosi
Anche il comportamento nevrotico rappresenta un affiorare di spinte inconscie, che devono però fare i conti con l'Io e il Super-Io, per cui ne risulta ancora un compromesso tra fattori contrastanti.
le fasi della vita psichica
Ciò che emerge dalla terapia analitica, col suo far prendere consapevolezza di ciò che era stato rimosso, è un altro aspetto sorprendente della vita psichica umana, ossia l'importanza decisiva di fatti e pensieri dell'età infantile. L'intera vita (psichica) di un essere umano può essere influenzata in misura determinante da quella fase iniziale, normalmente ritenuta insignificante.
la sessualità infantile
E poichè Freud pensa che nella psiche un posto decisivo l'abbia la dimensione sessuale (l'Es infatti è ricerca senza limite di piacere, fondamentalmente nel senso di soddisfazione sessuale), per spiegare come mai l'età infantile abbia un peso così grande, egli formula la teoria secondo cui già in quell'età ci sarebbe una vera e propria vita sessuale.
Tra la vita sessuale infantile e quella adulta non c'è allora una discontinuità, non c'è un salto qualitativo: identica è l'energia pulsionale che anima sia il bambino sia l'adulto, cioè la libido; ciò che cambia è l'oggetto della libido, non la libido stessa.
le fasi della sessualità
In un primo tempo (la fase orale) la libido si fissa, come oggetto che le procura soddisfazione (ricordiamolo, una soddisfazione sessuale), come zona erogena, sulla bocca: la suzione del latte non è allora solo un atto funzionale alla nutrizione, ma altresì al soddisfacimento della libido.
Segue poi la fase anale, in cui la zona erogena si sposta nell'ano e sull'attività defecatoria la libido investe, anche qui, una vera e propria ricerca di soddisfazione.
Infine si arriva a quella che è la fase definitiva, la fase genitale, in cui la libido cerca la soddisfazione nella sfera propriamente genitale.
Questa teoria suscitò scalpore e forti critiche, a cui Freud rispose tra l'altro che:
 non si spiegherebbero le patologie non risalendo all'età infantile
 la presenza di sessualità perversa (orale e anale), anche in personalità adulte sane, non si spiegherebbe se non ci fosse stata una sessualità infantile caratterizzata appunto da una fase orale e una anale.
il disagio della civiltà
Dopo la prima guerra mondiale, catastrofica in termini di perdite umane e materiali, Freud fu portato a riflettere sull'esistenza nell'uomo, accanto alla ricerca del piacere, fino a quel momento da lui considerata come esclusiva, di una spinta distruttiva, illogica: accanto a Eros, la cui logica è la ricerca della soddisfazione, esiste anche Thanatos, un impulso di morte e di distruzione, fine a sè stesso.
E la storia umana è appunto il teatro dello scontro tra tali due, contrastanti, spinte.
Da notare che Freud trascurando qui la possibile spiegazione del peccato originale, è costretto a dire che nella natura umana stessa è insito un germe di morte e di distruzione, mentre il peccato originale dice che la natura è buona, ed è solo un evento storico, secondario, che l'ha resa, storicamente, ferita (ma con ciò anche guaribile).
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